Ciao a tutti
avendo avuto modo, in questi giorni, di confrontare le due marmitte in oggetto provandole sullo stesso motore, ho pensato di proporre a chi ne fosse interessato questa recensione.
Innanzitutto il mezzo della prova:
Vespa PK 50 Rush (1989), 33.000 km all'attivo, con:
-102 Polini d.a.
-Impianto di alimentazione per doppia e carb 19
-Primaria 24/72 con frizione rinforzata
-Albero e carter originali.
Su questo motore ho provato varie marmitte, ma la Simonini 40.310 è sempre stata una delle mie preferite

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L'ho acquistata 3 anni fa direttamente dalla fabbrica, pagandola 70 euro + spese di spedizione.
Il montaggio non ha presentato difficoltà particolari, basta avere l'accortezza di montare prima il collettore, poi la ruota ed infine la "pancia" dell'espansione.
Purtroppo obbliga a fare a meno della ruota di scorta, perchè quest'ultima interferirebbe col lungo silenziatore (questione di pochi centimetri, ma...)
L'estetica è davvero piacevole e decisamente "racing" con le saldature a vista e i coni protetti solo da uno strato di trasparente, ma non troppo vistosa grazie al fatto che resta in gran parte nascosta sotto la pedana.
Molto racing, da vera espansione, è anche il "sound", pieno e corposo ai bassi, senza però essere eccessivo o fastidioso, diventa acuto e metallico in alto

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Alla Simonini mi avevano consigliato l'abbinamento con cilindrate di circa 100cc e provandola si capisce che il consiglio è azzeccato, ai bassi-medi regimi il motore è piuttosto vuoto, ma attorno ai 6000-6500 giri si avverte nettamente l'entrata in coppia e ti stupisce con un allungo davvero inaspettato..in 2a marcia si raggiungevano i 67kmh pari (a conti fatti) a ben 9000 giri

! In terza marcia, ovviamente, dopo il cambio marcia la progressione rallenta, ma si riprende dopo i 75kmh per continuare a spingere fino ai 90 indicati.
Smontata la Simonini, procedo col montaggio della Leovinci, che non presenta difficoltà, anzi è reso ancora più semplice dal fatto che, pur essendo anch'essa scomponibile, è possibile montarla intera e successivamente posizionare la ruota posteriore al suo posto. Un ulteriore vantaggio è dato inoltre dalla possibilità di mantenere la ruota di scorta, che si può smontare e rimontare senza dover togliere la marmitta.
L'estetica della Leovinci risulta meno "racing" e più "tecnologico"; le finiture sono curate e, a causa della forma e soprattutto del silenziatore più basso, si fa notare maggiormente rispetto alla Simonini.
Il sound della Leo, sebbene simile come intensità, è però diverso come timbro: più "sordo" in basso, dando quasi l'impressione di uno scarico più soffocato, agli alti diventa più secco: personalmente lo trovo meno piacevole di quello della Simonini. Inoltre, avendo fatto parecchi km con altri esemplari di questa marmitta, ho constatato che con il passare dei km e l'imbrattarsi della lana di roccia nel silenziatore la rumorosità aumenta notevolmente fino a diventare quasi eccessiva.
In marcia la Leovinci rivela un tiro in basso appena più corposo della Simonini, ma una volta raggiunti gli alti regimi, non esprime la stessa grinta. Anzichè una netta entrata in coppia si ha piuttosto un irrobustimento dell'erogazione attorno ai 6000 giri, con una buona spinta fino a poco oltre gli 8000 (circa 62kmh in 2a). In terza marcia sale in modo simile alla Simonini fino agli 80-85kmh, poi la progressione rallenta un pò, perdendo forse qualcosa in fatto di velocità massima.
In conclusione...
LA PAGELLA!
Simonini Leovinci
Estetica
8 7,5
Facilità di montaggio
8 9
Possibilità di mantenere ruota di scorta
NO SI
Resa ai bassi-medi
6,5 7
Resa agli alti
9 8
Sound
9 7
COMPLESSIVO
8 7,5
Spero di esser stato utile...
Ciao
