Carlo75 ha scritto:
Già che siamo in O.T., e visto che l'argomento è interessante
Ci sarebbe da chiedersi fino a che punto dunque sia "sensato" e logico elaborare una vespa e qual è il limite oltre il quale invece la cosa perde di ragionevolezza fino a diventare inutile e addirittura pericolosa

, insomma qual è il limite di potenza oltre il quale è meglio non spingersi...12cv?...15??...20??? o ancora oltre?
Purtroppo temo che ciascuno potrebbe dare a questa domanda una risposta diversa, c'è chi magari, non accontentandosi della potenza di un Falc, si cimenta nella costruzione di un proto raffreddato a liquido

e chi magari ritiene già pericoloso un 130 Polini, perchè la Vespa non frena...ha le ruote piccole...è instabile, ecc ecc

, le solite cose insomma!
Personalmente credo che le esagerazioni siano sempre da evitare (anche se, a onor del vero, certi motori a parte alcuni "matti" per il resto vengono realizzati per lo più per l'utilizzo nelle gare...e allora lì la ricerca della massima potenza ha sempre senso

), però è fuor di dubbio che, come sempre, la pericolosità non è tanto nel mezzo in sè quanto nella testa di chi lo usa

. Come qualcuno saprà oltre alla HP ho anche uno specialino con un bel motorello basato sul cilindro M1 e annessi e connessi...quel motore ha a occhio e croce una potenza pari a 10 volte tanto quella di uno specialino di serie (diciamo oltre 15cv

), però non la considero "pericolosa"...a parte le sospensioni originali (sostituiti gli ammo di serie perchè inefficaci oltre certe velocità) e la frenata che continua a essere "appena sufficiente", è un mezzo che permette di divertirsi e di viaggiare senza eccessive preoccupazioni e senza rischiare di "mettersela per cappello" ad ogni accelerata. Certo come ogni mezzo a motore va usata con giudizio...giri bassi sfruttando la gran coppia sempre a disposizione, e riservando la potenza a qualche sparata su viali deserti o per tirare una marcia per divertimento

, ma sempre senza esagerazioni...del resto si fa lo stesso anche con le auto e (soprattutto) le moto, su strada non le si sfrutta che per una minima parte del loro potenziale
C'è anche da dire che le sensazioni che si provano su un vespino elaborato sono parecchio diverse da quelle che si provano su una moto o scooter di pari o anche superiore cavalleria...ho provato un Falc 144cc da (credo) una 30ina di cv e vi assicuro che l'emozione non è paragonabile a quella che si ha su un maxiscooter (T-Max o Nexus non importa) che alla fine raggiunge le stesse prestazioni...ma in modo ben diverso. Ognuno dei due ha la propria ragion d'essere, l'importante è non fare (troppo) i matti

.
Fine della riflessione, e scusate il lungo O.T.

, se vi va si può anche aprire una discussione su questo argomento

E' vero, Carlo, che il problema sta nel 90% dei casi nella testa di chi guida, e su questo sono d'accordo.
Purtroppo però, la mia (seppur poca) esperienza mi consiglia di mettere sempre la testa prima del cuore su certe cose (ovviamente le passioni sono le passioni, e ognuno ci cade, volente o nolente), e questa mi dice che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Potrebbe sembrare un discorso banale, fatto mille volte, ma purtroppo è la verità.
Può sempre succedere che, nella strada deserta dove ci siamo permessi la "tiratina" (e poi ad essere onesti le tiratine ce le permettiamo quasi in pieno centro) sbuchi una macchina, un pedone, un'altra moto. E con la ciclistica che si trova la vespa (per me assolutamente insufficente oltre i 90-95km/h) rischiamo la pelle nostra e degli altri.
Con questo non voglio fare il giustizialista che dice: "i limiti vanno rispettati e le vespe lasciate originali".
Il problema più grave è che, oltre a noi, si può far male qualcun'altro. E come tutti ben sappiamo, anche se ogni tanto le assicurazioni chiudono un occhio quando la colpa non è nostra o quando i danni sono solo materiali, in caso di danni alla persona partono decine di migliaia di euro come nulla. E, a meno che non siamo tutti miliardari, difficilmente li abbiamo.
Eppure, se su quella vespa da 110km/h, come hai detto tu, avessi avuto buone gomme, un paio di bitubo, e il freno a disco davanti, magari ce l'avrei fatta.
Il problema sta nel sistema italiano, che non ci permette di omologare i mezzi modificati ed è molto restrittivo su ogni minima elaborazione. Se esistesse un sistema dove (inquinamento a parte, per quello continuo a sostenere che non sono le auto e le moto che lo fanno) un mezzo modificato può venir testato e provato da periti che ne attestano la sicurezza e l'affidabilità (molti, se non quasi tutti i componenti aftermarket sono più solidi ed affidabili degli originali) per poi poter essere tranquillamente omologato, questi problemi non sussisterebbero, e allora in questo caso le probabilità giocherebbero molto più a favore della "testa" del conducente.
P.S.: mi fate perdere troppo tempo, starei preparando un esame
